
Perché la Maschera Bianca di Carnevale è Così Popolare tra i Giovani?
Chi è avvezzo ad acquistare su Internet, specialmente su Divertilandia.it, avrà notato che l’articolo più venduto nel periodo di Carnevale è una maschera bianca dal sorriso particolare e dagli strani baffetti e barba, simili a quelli dei Tre Moschettieri. Si chiama GuyFawkes ed è il volto di un cospiratore inglese del 17esimo secolo. Eppure, sembra che da un giorno all’altro questo cospiratore sia addirittura diventato il simbolo del popolare movimento Anonymous, oltre che un travestimento di Carnevale.
In tempi odierni, tutto è iniziato dall’uscita del film intitolato V per Vendetta. Era il periodo dei kolossal e delle saghe tipo Harry Potter, DarthVader e addirittura il ritorno di Batman, si era dato per certo che ai botteghini avessero spopolato questi mostri sacri del cinema. Inaspettatamente, i giovani hanno iniziato ad indossare questa fantomatica maschera bianca di GuyFawkes come simbolo della lotta contro il potere, visto che nella pellicola si parla di un mondo immaginario ipercontrollato da poteri superiori. Il film è uscito nelle sale cinematografiche da un po’ di anni, Anonymous è nato in concomitanza del film, eppure si continuano a vendere migliaia di maschere bianche all’anno. Ogni rivenditore di maschere online ha in assortimento GuyFawcett, o V, il protagonista del film, perché è un investimento sicuro. Talmente sicuro che ne ordina il doppio nei periodi caldi come Carnevale e Halloween.
Confronto tra la Maschera Bianca di Carnevale di V e le altre maschere
Sono in tanti a chiedersi come mai la maschera di GuyFawkes abbia più successo delle altre maschere nonostante il film sia quasi dimenticato, eppure esistono gruppi di giovani che apposta si ritrovano per mascherarsi con questo specifico travestimento. Il giro di soldi dietro alla maschera non piacerebbe all’originale, in quanto è bene sapere che su ogni maschera venduta, indifferentemente se nei negozi o e-commerce italiani o esteri, incassa chi ha i diritti sull’immagine.
E il volto di GuyFawkes porta soldi a una delle più grandi società editoriali d’America, la quale incassa una percentuale su ogni singola maschera venduta. Inutile sottolineare il paradosso di Anonymous e dei suoi giovani membri che cercano di combattere le ingiustizie, ma che comprano il loro tratto distintivo da una grande multinazionale. Unica cosa positiva, oltre che a far ricordare il film, la maschera ha riesumato il fumetto da cui gli sceneggiatori e il regista hanno tratto libera ispirazione e che, come spesso succede, era finito nel dimenticatoio.
La storia della più popolare maschera bianca di Carnevale spiegata ai giovani
C’è una domanda che sorge spontanea: ma i giovani che indossano la maschera di V, sanno chi sia stato GuyFawkes e che era una persona reale, oppure pensano che V sia frutto solo della mente di un fumettista che poi ha ispirato un regista?
La risposta, ovviamente, è negativa. Bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente nel 17esimo secolo, quando in Inghilterra regnava Re Giacomo I. GuyFawkes faceva parte di un gruppo di cospiratori di fede cattolica, mal visti dal Parlamento inglese e dallo stesso re. Per attuare una rivoluzione e liberare il popolo inglese dai soprusi della monarchia, Fawkes tentò, assieme ad altre persone, di far saltare in aria il Parlamento inglese, re compreso.
Per fortuna dei parlamentari e di Re Giacomo, l’attentato fu sventato e da allora nel Regno Unito e in Nuova Zelanda si festeggia il fallimento dell’attentato, bruciando il pupazzo di Fawkes. Un po’ come si fa nel Nord Italia tra il 5 e il 6 gennaio con le foghere. Chi ha visto il film, coglierà tante analogie con questa storia. Il gruppo Anonymous scelse questa maschera bianca per protestare contro gli abusi della Chiesa di Scientology, rimanendo in silenzio ma travestiti da V. Da allora, non solo è uno dei travestimenti più richiesti a Carnevale, bensì gode di enorme popolarità in tutto il mondo.